Sulla fine delle cose

by Dropout

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1.
Petricore 05:37
Dopo inverno è ancora inverno moto continuo di uno stare fermo volta stanca pagina del giorno ancora nubi all'orizzonte e dentro gocce sui rami, ombre su ombre profilo livido del buio dicembre Vento cattura contorti pensieri in tuoi capelli, lunghi, in onde leggeri E ritorni in me esattamente com'eri E ritorni qui esattamente com'eri limpido ricordo delle tue carezze luoghi liberi di incontri e sogni e poi improvviso i tuoi occhi enormi e all' improvviso i tuoi sguardi persi come quando tu gridando forte cantasti poi quella canzone [Ti giuro non ci lasceremo mai] [Io ti giuro non ci lasceremo mai]
2.
Sicomoro 03:16
ricordo d'oriente c'eri tu caldo orizzonte eravamo là eri luce in maschera tu immersa nell' immensità tu regina d'onda travolgimi ancora non ti dimenticherò mai (x2) io non dimenticherò mai
3.
senso di vuoto domina dentro il buio l'anima trova fuga oltre la loro verità cercami ancora timida la notte cavalca perfida trova visione oltre la tua verità cercami ancora nel tuo tempo cerca mi ancora intanto giorni più corti di oscurità fredda la sera malinconica cercando chiave verso la mia libertà nel cielo segnali di immensità sfiorano profili di nuvola traccian lo sguardo che forse ci annienterà cercami ancora nel tuo tempo cerca mi ancora intanto se questa guerra passerà sì questa volta passerà anche se ricoperti di cenere atomica abbracciami ancora, timida la notte promette eternità rivela rifugio lontano la nostra realtà cercami ancora nel tuo tempo cerca mi ancora infondo
4.
Per quelle stesse cose gli stessi movimenti la strana luce agli occhi per le volte “che non vuoi” sto qui ad aspettare ciò che avevo già lo sai ora, è che l’attesa è inferno un infinito tormentarci e poi per quelle stesse cose che per quegli stessi errori tra di noi ci amavamo, lo sai non c’è, fine, a ciò che è stato non c’è, stato, inizio a ciò che è ma non sei poi tu che... e nemmeno io. Per le stesse cose la strana voce adesso che tu hai echi confusi su di noi ma non è finita qui e tu lo sai se vuoi.
5.
6.
Attica 05:31
ho bisogno di silenzi di pomeriggi a primavera di solitudini e pensieri ho bisogno di ricordi veri lontano da tutto questo dalle connessioni disumane dalle informazioni del dolore di false pose solo per piacere ho bisogno di distanza, guardare tutto dal mio balcone, i riflessi lontani sul mare e i profili delle montagne a risalire ho bisogno di poesia di grammatiche dell'anima di canzoni semplici e lievi, di ritmi lenti, da riascoltare. ho bisogno di te, anima che sali dal piano di sotto con l'annuncio della sera e di un sorriso che mi recupera dalla mia breve assenza. Per ricominciare a respirare. Dalla mia breve assenza. Per ricominciarti a risentire.
7.
Non sono io 02:40
non è pioggia di fuoco non è pioggia di stelle e non sono lacrime ne gocce di cristallo non suona d'argento non scroscia di fuori e non è neanche pioggia e non c'è finestra non vedo nuvole sopra non sento freddo e non è umido non sono qui a guardare non sono io qui non sono io non sono non io
8.
9.
Vibrano corde ali per volare da dirupi spigoli di pietra parole tutto questo per non lasciare dimenticare il volto del cuore quanti silenzi vuoti da riempire stanze liquide di onde pensieri canzoni livide sul foglio di ieri immagini scure nei sogni di poi e poi... e poi la sua canzone come pioggia le sue parole spostano cose come se fosse invasioni di sogni, solo rapide mosse versi già nati e per questo perfetti silenzi cantati e sentimenti mai detti canzone limpida per sole lontano immagini nostre nelle foto di poi e poi... di noi... ma poi si spezza l'estate con un vento di tuono.
10.
Solo tu 07:06
In fondo al mio cuore mia gemma mio dolore tu sei qui in me carezza su lividi. Tu sei il mio orizzonte. Tra le tue dita tutte le stagioni della mia vita. we are still in love we are still in love you still love me with me tu insieme a me per sempre, e lo sai come dire niente quando il momento è passato lo sai lo sai lo sai tu sai arginare 'l buio dentro me si lo sai lo sai solo tu mia anima.
11.

about

Un disco intimo, forse al principio straniante, da scoprire ascolto dopo ascolto: 10 pezzi apparentemente facili per tempi notoriamente difficili.
Un profondo e denso percorso introspettivo sul tema della fine delle cose.
Atmosfere cariche di nostalgia per quegli eventi lontani nel passato che hanno contribuito alla costruzione di sé. Eventi che si odiano per la loro brutalità ma contemporaneamente, con il passare del tempo, si cominciano ad amare, non senza malinconia (ma mai tristezza), perché facenti parte della propria formazione.
Musica suonata, spesso improvvisata seguendo il flusso, senza l’egida del metronomo, a volte perfino senza percussioni, scarna fino all’osso, alternata a pezzi ricchi di strumenti, più disciplinati e complessi.
Metriche tendenzialmente bisillabiche dunque ardue e sperimentali per un cantato in lingua italiana, bassi tellurici “808” presi in prestito dalla cultura Hip Hop, niente effetti speciali, nessuna rete di sicurezza tessuta con l’Autotune, melodie fondanti che come illusioni paiono echeggiare qualcosa dietro la curva dei ricordi ma che in realtà non assomigliano a niente di già sentito.
Musica contemporanea che esplora puntando avanti senza voler per forza spezzare il dialogo con il passato.
Parole cesellate e potenti, che si insinuano e che rimangono impresse.

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ENG: 'About the end of things'

An intimate record in Italian language, perhaps at first estranging, to be discovered listening after listening: 10 apparently easy pieces for notoriously difficult times.
A deep and dense introspective journey on the theme of the End of Things.
Atmospheres full of nostalgia for those distant events in the past that contributed to the construction of the self. Events that one hated for their brutality but at the same time, with the passage of time, one begins to love, not without melancholy (but never sadness), because they are part of his own formation.
Music played, often improvised following the flow, without the aegis of the metronome, sometimes even without percussion, bare to the bone, alternating with pieces rich in instruments, more disciplined and complex.
Telluric '808' basses borrowed from Hip Hop culture, no special effects, no safety net set up with Autotune, founding melodies that, like illusions, seem to echo something behind the curve of memories, but in reality resemble nothing already heard.
Contemporary music that explores by pointing forward without necessarily wanting to break the dialogue with the past.
Chiselled and powerful words that creep in and remain imprinted.

credits

released April 5, 2024

Mysterious singer, backing vocals in 'Petricore'
Monica Primo, vocals in 'Le Stesse Cose'.
Luca De Siena, lead synth in "Attica"
Luciana Cardi, second voice in "Attica"
Petra Dotti of Giardini di Pietra, second voice in "Vibrano Corde"
Alssandro "Kill Ref" Signore, co-production "Kaplan (con)"
Kindergarten children 小野原学園 of Onohara-Osaka, choir in "La Fine Del Disco"

Recorded: June-July 2022 at Cactusound - Osaka (JP)
Composition, Production and Mix: December 2022-January 2023 by Dropout aka D.Burattin
Spiritual co-production: Alessandro Signore
Dropout played and programmed: guitars, bass, synthesisers, vocals, drums, acoustic piano and Rhodes, samplers.
Cover photo: Dall-e, beta version June 2022
Booklet: cactuseed.com
Effects: londonacoustics.com

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DropoutSound London, UK

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